Vi sono tante problematiche intorno all’acquisto di una EV. Suggeriamo ai progressisti green di valutare attentamente tutti i pro e contro.
Ci aspettano mesi roventi e lo abbiamo già capito nelle prime settimane estive. L’aumento delle temperature raggiungerà dei livelli record e chi ha acquistato un modello elettrico è preoccupato. La resistenza delle EV è elevata per fronteggiare anche il caldo africano?

Negli anni, serie dopo serie, i top brand hanno fatto enormi passi in avanti per evitare problemi di surriscaldamento. Oggi le auto 100% elettriche vantano sistemi di raffreddamento così sofisticati da rendere l’eccessivo surriscaldamento o il rischio d’incendio scenari da film apocalittici. La realtà pone degli interrogativi che ci teniamo a sciogliere.
Auto elettriche e caldo
Le batterie agli ioni di litio per funzionare bene richiedono una temperatura controllata, idealmente tra i 20 e i 35° C. Se la temperatura supera i 40-45°, le celle iniziano a subire uno stress chimico crescente, e al di sopra dei 60° C possono avere dei danni. Per evitare che si possa avere un invecchiamento accelerato i tecnici hanno predisposto dei sensori che monitorano costantemente le variazioni di temperatura.

Un sistema di gestione della batteria (BMS) elabora questi dati e attiva misure di raffreddamento immediate. Il raffreddamento a liquido utilizza una miscela di acqua e glicole pompata attraverso canali all’interno o attorno al modulo batteria. In questo modo le temperature non si alzano tantissimo, anche in estate.
Le moderne auto elettriche offrono anche funzionalità di pre-condizionamento, che consentono di portare la batteria alla temperatura ideale prima di affrontare uno spostamento. Si tratta di una funzione automatica o manuale. L’ultima tecnologia per le batterie ad alte prestazioni da 800 volt è il “raffreddamento a immersione“, dove il liquido di raffreddamento circonda direttamente le singole celle della batteria.
Proprio come un motore termico, anche quello elettrico ha bisogno di respirare. Se le temperature nel rotore o nello statore dovessero andare oltre i 100° C sotto carichi elevati ci sarebbe uno sforzo notevole. Le EV hanno bisogno di “freschezza” anche in fase di ricarica. Per questo motivo occorre tenere a mente che le colonnine di ricarica rapide tendono a riscaldare tantissimo, ma le stazioni di alta qualità sono dotate di sistemi di raffreddamento attivi, a volte con ventole, a volte addirittura con raffreddamento a liquido integrato nei cavi. Prima di una ricarica sotto un sole cocente vi suggeriamo di far raffreddare l’EV prima di attaccare l’auto alla spina, oppure utilizzare la funzione di climatizzazione per la preparazione della batteria, se disponibile.