I comuni sono obbligati a effettuare questa operazione oppure sarà tutto nullo. Ancora caos con gli autovelox.
Rimanere aggiornati sulle tematiche riguardanti la circolazione stradale e tutto ciò che essa comporta diviene sempre più di fondamentale importanza. Ogni giorno vi sono delle novità che gli automobilisti debbono sapere, specie a riguardo delle multe che possono prendere o evitare. Su quest’ultima questione i comuni hanno il ruolo di protagonisti, sia per gestire la sicurezza stradale, anche con strumenti come gli autovelox, che per quanto concerne le entrate nelle casse municipali inerenti alle sanzioni economiche inflitte a chiunque non riesca ad adeguarsi alle norme in strada.
I comuni, però, sono anche costretti a dover seguire un iter burocratico che, talvolta, può risultare complicato e proprio per questo motivo non riescono a intervenire in tempo per poter far rispettare la legge. Anche per questo motivo, c’è il rischio che alcuni di essi siano costretti a dover spegnere tutti gli autovelox, con tanto di caos creato sulla questione che potrebbe comportare maggiori pericoli in strada.
Gli autovelox sono dei dispositivi molto odiati da parte degli italiani, ma sono anche di vitale importanza su determinati tratti stradali. Spegnerli vorrebbe poter dire dare la possibilità a degli incoscienti di poter superare i limiti di velocità consentiti da parte della legge. Cerchiamo, quindi, di capire cosa sta succedendo e perché c’è il forte rischio che possano essere spenti tutti da un momento all’altro.
Una recente revisione sulla riforma del decreto Infrastrutture ha mandato nel caos diversi comuni italiani. Infatti, per essi vigerà l’obbligo di dover censire tutti gli autovelox entro il 17 settembre. Molti di essi, di fatto, rischiano di dover essere spenti, giacché in alcuni comuni non si farà a tempo a effettuare il censimento su di essi.
La revisione è stata effettuata per poter aumentare la trasparenza riguardante proprio la questione autovelox, specie per quanto riguarda le segnaletiche che dovranno avvisare gli utenti delle strade della presenza dei dispositivi e di tante altre informazioni utili: data d’immatricolazione, numero di serie e nome. La death line da non dover superare da parte dei comuni per poter censire gli autovelox è quella del 17 settembre 2025, quando da dopo quella data tutti i dispositivi sprovvisti di tali informazioni saranno da considerare illeciti.
La legge è stata discussa lo scorso 18 luglio e l’obbligo del censimento per ogni dispositivo entro il 17 settembre ha immediatamente mandato nel caos diverse amministrazioni locali. Molto probabilmente, non faranno a tempo a censire ogni dispositivo presente e riusciranno a concludere il lavoro in questione solamente a metà.
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