Ecco tutta la verità su chi si cela dietro alla FIAT oggi. Gli Agnelli ormai non contano nulla?
Oggi non è più prestigioso come un tempo, eppure il marchio FIAT risulta tra i più conosciuti al mondo anche per la sua particolare storia lontana dall’eco di un sogno quasi impossibile come può essere stata quella Ferrari, ma pur sempre romantica. A dare vita alla Fabbrica Italiana Automobili Torino nel 1899 due amici di lunga data come Cesare Goria Gatti ed Emanuele Cacherano di Bricherasio, già fondatori dell’Automobile club d’Italia.

A loro si unirono altri aristocratici e possidenti dalla cui menti uscì il nome FIA poi trasformatosi nella denominazione attuale. La prima vettura prodotta fu la 3 1/2 HP. Sede prescelta l’officina Cairano. Nel 1916 avvenne l’acquisto del Lingotto . Dopo aver in parte indirizzato la produzione alle armi nel corso della guerra di Libia, si fece avanti tale Giovanni Agnelli che rilevò l’azienda dando vita ad una partecipazione della famiglia senza soluzione di continuità almeno fino ad oggi.
Ecco di chi è la FIAT: così Stellantis ha “indebolito” il nome Agnelli
Quando si parla della FIAT la prima cosa che viene in mente è la famiglia Agnelli. Al principio fu come anticipato Giovanni che restò al vertice della compagnia fino alla fine della Seconda Guerra mondiale. Poi fu la volta di Gianni, rimasto nella memoria di tutti per il suo charme e la sua fama da viveur, che prese le redini nel 1966 e le mantenne fino al compimento del suo 75esimo compleanno quando secondo la normativa dovette abdicare.
Il prescelto fu Cesare Romiti, ma la crisi della Casa portò lo stesso a decadere a favore proprio di un membro della famiglia Agnelli, Umberto, fratello di Gianni, alla cui morte subentrerà Luca Cordero di Montezemolo, simbolo della Ferrari della rinascita. E qui arriviamo ai giorni nostri con l’ingresso del nipote prediletto dell’Avvocato ovvero John Elkann che diventerà vice-presidente e spalla fondamentale per Giuseppe Morchio prima e Sergio Marchionne poi.

Alla prematura scomparsa di quest’ultimo, la figura del maggiore dei fratelli Elkann diventerà ancora più cruciale. Anche se oggi non c’è più il cognome Agnelli al comando dell’azienda, la famiglia è ugualmente coinvolta sotto le mentite spoglie del Gruppo Stellantis che unisce il costruttore italiano, a PSA e Chrysler. Se dallo scorso 23 giugno Antonio Filosa è stato eletto amministratore delegato della joint venture, l’apice continua ad essere rappresentato da John.