Ferrari, niente più auto: lo scandalo è servito e i puristi sono infuriati

La Ferrari è un punto di riferimento per il mondo delle supercar, e vendite e fatturati sono in costante aumento. I dati più recenti hanno sollevato qualche curioso commento da parte degli esperti del settore.

Per la Ferrari sono tempi d’oro sul fronte finanziario e commerciale, grazie ad un giro di vendite in costante aumento, che ha visto aumentare le immatricolazioni a qualcosa come 14.000 unità consegnate nel corso del 2024. I primi numeri relativi al 2025 ci fanno pensare che anch’esso possa diventare un anno da ricordare, con tante novità in programma. Pochi giorni fa è stata presentata la nuova Amalfi, una sorta di restyling della Roma, spinta dal V8 biturbo da 640 cavalli di potenza massima.

Ferrari niente più auto
Ferrari logo (Pixabay) – Gscarauto.it

Una data cruciale per il Cavallino sarà quella del 9 di ottobre, quando verrà presentata ufficialmente la prima elettrica del marchio, un crossover che avrà un costo di circa 500 mila euro. In base alle scarse richieste per auto di lusso ad emissioni zero, la Ferrari ha scelto di rinviare almeno al 2028 il debutto della sua seconda elettrica, dimostrando grandi capacità di anticipare ed interpretare le tendenze di mercato. Nel frattempo, la casa di Maranello è stata paragonata ad un’azienda che si occupa di attività ben diverse dalla produzione di supercar, e la cosa ha fatto già discutere.

Ferrari, per Economist somiglia ad un’azienda come Hermés

Secondo quanto dichiarato da “The Economist“, settimanale d’informazione politico-economica in lingua inglese, la Ferrari sarebbe simile ad un’azienda come Hermés, che l’ha definita un’eccezione nel panorama automobilisti del mondo. La casa di Maranello vende poco meno di 14.000 auto in un anno, ma la sua capitalizzazione di mercato supera i 76 miliari di euro, contro i soli 25 miliardi di Stellantis, che nel 2024 ha venduto qualcosa come 5,7 milioni di auto. Pensate che tra le case globali, solamente Toyota, Tesla e BYD valgono più del Cavallino.

Ferrari F80 somiglia ad Hermés
Ferrari F80 in mostra (Ferrari) – Gscarauto.it

Secondo l’analisi svolta dal settimanale, al comando dei successi della Ferrari c’è Benedetto Vigna, perfetto innovatore di questo marchio, da sempre molto legato alla tradizione. Secondo la fonte sopracitata, parliamo di un brand più vicino ad Hermés o Rolex piuttosto che ad altre case automobilistiche, essendo del tutto incentrato sul lusso e sull’esclusività. Secondo “The Economist“, l’unveiling della F80 da 3,6 milioni di euro sarebbe l’ultima dimostrazione di questa strategia di esclusività, visto che il prezzo è elevatissimo e ne verranno prodotti solamente 799 unità. Insomma, una tattica che punta solo su pochi milionari, ma che sta dando i suoi frutti e li darà ancora per molti anni.

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