Stellantis, il richiamo per queste auto sta mandando nel panico gli acquirenti. Il rischio che prendano fuoco è alto.
Questo sembra essere uno dei peggiori periodi della storia per il mondo dell’automotive e a complicare le cose ci sono anche gli errori di produzione. Sono tantissimi i marchi che riscontrano questo tipo di problematiche, ma quelle emerse in alcune auto commerciate da parte di Stellantis stanno davvero mandando nel panico tutti. Infatti, c’è il rischio che alcuni modelli possano prendere fuoco e proprio per questo è stato deciso da parte dei dirigenti del Gruppo di effettuare un maxi richiamo.
Sono ben 200 mila i veicoli richiamati nelle officine per poter esser messi in sicurezza. Non è la prima volta che da Stellantis partono tali operazioni, ma quelle svolte recentemente sono dovute a una pericolosissima perdita di carburante da parte dei veicoli.
Il periodo in cui sono stati prodotti va dal 2023 al 2025, lasso di tempo in cui una tipologia di motore è stata montata all’interno di alcuni esemplari. Sono dei propulsori dotati da una catena di distribuzione e quelli interessati dal richiamo sono sia con potenza da 100 CV che da 136 CV.
Non c’è pace in casa Stellantis, né per chi lavora con il Gruppo, né per chiunque decida di acquistare un’auto prodotta nei suoi stabilimenti. Proprio all’interno di essi è stato effettuato un lavoro sbagliato su alcuni modelli, i quali montano un motore 1.2 PureTech, principale oggetto del richiamo. Le anomalie sono state riscontrate, fortunatamente, solamente su 9 veicoli fino a questo momento, ma il numero esiguo non è bastato a non effettuare il richiamo.
I modelli interessati sono l’Opel Mokka e il DS3, nei quali proprio due anni fa è stato montato il motore 1.2 PureTech. L’operazione di richiamo su questi veicoli, definiti come “contaminati”, darà luogo a una procedura di serraggio dei raccordi dei dadi situati sul tubo ad alta pressione e anche sulle viti del rail di iniezione.
Tale operazione potrà essere effettuata all’interno delle officine Stellantis in appena 30 minuti. Il richiamo in questione è stato effettuato per via precauzionale, quindi niente allarmismi. Ovviamente, però, il rischio d’incendio c’è ed è meglio evitare di utilizzare la propria auto interessata sino a quando il problema non sarà risolto. In Italia sono state più di 130 mila le Opel Mokka vendute in questi anni, mentre per la DS3 la richiesta è molto più bassa (19 veicoli nei primi 5 mesi del 2025), da come emerge dai dati del sito Unrae.it.
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