Il divieto da parte di Ferrari al genio dei videogame: lui si è vendicato con uno sfregio al Cavallino

Un tempo la Ferrari faceva una attenta valutazione dei propri clienti. Vendeva i suoi gioielli solo a clienti che riteneva all’altezza.

Non troppi anni fa per guidare una Ferrari serviva molto di più di un portafogli pesante. Le auto del Cavallino erano poche e molto più esclusive di oggi. La percezione è cambiata con un allargamento a dismisura del listino, senza dimenticare anche l’aspetto relativo alla reputazione. La Casa modenese preferiva distinguersi da una concorrenza alla portata di un ricco qualsiasi e non avvallava l’idea di sposare la politica “ignorante” dei diretti competitor.

Ferrari: rifiuto famoso
Il rifiuto delle Ferrari per Carmack – Gscarauto.it

Chiunque avrà avuto modo di giocare o solo sentire parlare di Doom. Si tratta di uno dei videogame più importanti della storia. John Carmack oggi ha 54 anni e ha fatto la storia con il primo Doom che venne creato da id Software e pubblicato nel 1993 per PC, e successivamente per diverse console. Insieme a Wolfenstein 3D, è ritenuto uno degli esempi più influenti del genere sparatutto in prima persona. Il creatore ai tempi aveva 23 anni e divenne un mito. La sua figura aleggia anche dietro ad altri masterpiece come Quake, riuscendo a superare dei concetti digitali che poi hanno portato alla nascita di Halo e altri capolavori.

Il rifiuto delle Ferrari per Carmack

Il creatore di Doom divenne un giovane milionario e voleva esaudire il suo desiderio di comprare una Ferrari. Sognava di guidare una Rossa potentissima, ma il suo comportamento alla guida non fu ritenuto appropriato. Ai tempi la cultura informatica era ai minimi storici, era il giovane era considerato un geniaccio dei videogame che non avrebbe mai rappresentato un testimonial per la Casa modenese. Temevano che avrebbe modificato l’estetica e reso più performante il motore della Ferrari. In basso un video in cui il fondatore di Doom spiega al canale YouTube JRE Clips i motivi del rifiuto del brand emiliano.

La Ferrari così decise di negargli a vendita di un’auto nuova di zecca. A quel punto il giovane decise di bussare alla porta di un concessionario Lamborghini e andò fiero dell’acquisto di un’accattivante Lamborghini Diablo. Carmack fondò Armadillo Aerospace, iniziando a progettare veri e propri razzi spaziali. Il bisogno di velocità lo fece letteralmente diventare un fanatico di motori. Oggi può consentirsi tutte le auto che vuole.

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