La Ford che sembra uscita da un cartone animato: ha delle soluzioni tecniche che non si sono mai più viste su un’auto

Sembra uscita da un cartone animato e ha soluzione tecniche mai più applicate su un’auto. Alla scoperta di una Ford molto particolare.

Gli americani, si sa, sono dei maestri nel realizzare vetture fuori dagli schemi o a customizzarle in maniera magari eccessiva. Essere appariscenti è un vero must oltreoceano e ad insegnarcelo è la stessa Ford. La Casa celebre per la Focus e la Puma è stata protagonista di un’opera di customizzazione da non credere basata su un noto modello del secolo scorso. Il risultato è un veicolo sui generis che guardandone l’estetica pare essere uscito da un cartone animato.

Il logo Ford sul frontale di un'auto
La Ford che sembra uscita da un cartone animato: ha delle soluzioni tecniche che non si sono mai più viste su un’auto (Ansa) – Gscarauto.it

Chi lo ha plasmato è diventato famoso per ispirarsi al mondo dei viaggi spaziali. Il suo nome è Gary Chopit Fioro il quale ha rivelato di aver voluto, tramite questa creazione, concretizzare una passione nata da bambino quando rimase subito affascinato dalle vetture con il tettuccio trasparente che ricordano quelle dei supereroi. Dopo aver cominciato il suo percorso riadattando vecchie auto più o meno anonime, il designer statunitense ha tentato l’impresa che gli è valsa la popolarità.

Alla scoperta della Ford Beatnik Bubbletop, è un miscuglio di gioielli

Da un semplice progetto su carta e dall’amore di gioventù per i veicoli atipici ha dunque preso forma la Beatnik Bubbletop. Correva il 1955 quando la Ford dava vita al modello che avrebbe stuzzicato il designer in questo tentativo di restyling. L’esito è un bestione color lavanda e dal tetto trasparente a bolla, l’assetto basso e un gusto tutto a stelle e strisce, un po’ kitsch, un po’ da Elvis Presley.

Chiamato a commentare la propria rielaborazione l’autore ha ammesso di non essersi posto limiti, lasciando che il progetto si “completasse da solo” fino al risultato finale. Molte delle componenti utilizzate per il prototipo sono state prese da altre automobili. Ad esempio il telaio è quello di una Lincoln Town Car del 1988, poi sottoposto a quale modifica, altre parti originali, invece, sono state sostituite con altre più moderne.

La Ford Beatnik Bubbletop
Alla scoperta della Ford Beatnik Bubbletop, è un miscuglio di gioielli (RM Sotheby’s) – Gscarauto.it

Poi troviamo le luci posteriori prese da una Chrysler del 1960 e il bumper anteriore da una Cadillac del 1959. internamente, invece, sono stati inseriti due schermi provenienti da un’Alpine. Un collage di perle preziose a quattro ruote che nel luglio 2015 visse il suo momento più glorioso: l’asta organizzata dalla RM Sotheby’s in cui fa battuta per 165mila dollari.

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