Da italiani siamo soliti apprezzare le supercar nostrane. Le alternative esistono e una in particolare, prodotta da un brand tedesco insieme a un colosso britannico, ha fatto la storia.
Certo la bellezza spigolosa di una Lamborghini o la classe di una Ferrari sono intoccabili per un italiano, ma le proposte sportive che sono arrivate dall’estero hanno segnato intere generazioni. A volte bisogna non essere provinciali e riconoscere il valore delle soluzioni tecniche dei top brand stranieri.

La Mercedes ha realizzato auto che hanno cambiato i paradigmi tecnici e stilistici, strizzando l’occhio al passato. E’ complesso anche solo opzionare un singolo modello che ha conservato un fascino inedito in un mercato in evoluzione, ma la SRL ha un posto speciale negli appassionati di F1, soprattutto grazie all’apporto dei tecnici della McLaren. Il team di Woking, ai tempi, era il place to be nella massima categoria del Motorsport, lottando contro le Ferrari.
La Mercedes-Benz SLR McLaren nacque proprio dall’esperienza in pista del team britannico. Nella fabbrica d’oltremanica la SLR è stata assemblata e prodotta dal 2003 al 2009. La presentazione si celebrò nel settembre 2003 al Salone di Francoforte, mentre l’anno dopo venne svelata anche in Italia, più precisamente in Piazza della Loggia a Brescia, punto di partenza della nota Mille Miglia, dove i fan potettero ammirare delle similitudini con la 300 SL “Ali di gabbiano”. La storia della sigla SLR cominciò negli anni ‘50, l’era delle leggendarie Frecce d’Argento, nella quale Mercedes-Benz portò sulla strada vetture da competizione.
Le caratteristiche della McLaren Mercedes SLR
La vettura era molto simile al concept Vision SLR. Portiere ad ali di gabbiano, marmitte laterali come i camion e la punta del muso, a forma di freccia, con la stella Mercedes. Il progetto venne supervisionato da Gordon Murray, geniale progettista di monoposto da Formula 1. Sotto il cofano c’era il V8 da 460 kW (626 CV). L’auto toccava una velocità massima di 334 km/h. L’accelerazione da 0 a 100 km/h era coperto in 3.8 secondi, mentre arrivava a 200 e a 300 km/h, rispettivamente, in 10.6 e 28.8 secondi.

L’elegante sportiva aveva materiali compositi in fibra di carbonio, risparmiando peso e aumentando la rigidità. Vennero creati 2157 esemplari di SRL, tra cui anche il modello speciale Speedster (senza tetto, parabrezza o vetri laterali) dedicato al compianto Stirling Moss. Quest’ultimo aveva ottenuto un successo mirabile al volante della 300 SLR alla Mille Miglia. La SLR McLaren ha lasciato un segno indelebile nella cultura pop dell’epoca, diventando l’oggetto del desiderio di milioni di facoltosi collezionisti.