La Maserati è un brand in grave difficoltà, con appena 45 auto prodotte nei primi sei mesi del 2025. Per aiutare la rinascita del brand potrebbero essere coinvolte l’Alfa Romeo e, per certi versi, anche la Ferrari.
Il primo semestre del 2025 è stato un periodo da incubo per la produzione italiana di auto, in particolare per alcuni marchi specifici. La Maserati ha assemblato la pochezza di 45 auto in sei mesi, con i lavoratori che hanno avuto a disposizione solamente 11 giorni di lavoro effettivi. Il 2024 era già stato un anno molto negativo sotto il profilo delle vendite, ma ora la situazione pare essere precipitata ancor di più.

Tuttavia, il CEO di Stellantis Antonio Filosa, che ha da poco visitato gli stabilimenti di Modena, si è detto orgoglioso di poter gestire un marchio così importante come quello del Tridente, facendo intendere che il gruppo continuerà ad investire su di esso. La Maserati potrebbe essere coinvolta nei prossimi progetto di casa Alfa Romeo, andando così a rilanciarsi in modo innovativo. Andiamo a scoprire il piano del gruppo.
Maserati, possibile l’utilizzo del V6 Nettuno per Giulia e Stelvio
Si parla da tempo della possibilità di lavorare in sinergia tra i marchi Maserati ed Alfa Romeo, così da sviluppare tecnologie comuni, senza però influenzare l’una il DNA dell’altra. Il CEO è in comune tra i due brand, ed è Santo Ficili, colui che avrà un compito complesso nel cercare di riportare la casa modenese al vertice del segmento premium. Secondo le indiscrezioni più recenti, pare che le nuove Giulia e Stelvio Quadrifoglio monteranno il motore V6 Nettuno del Tridente, probabilmente ibrido, anche se c’è qualcuno che parla anche di versioni totalmente termiche.

Al momento, la Giulia e la Stelvio Quadrifoglio vengono spinte da un motore V6 biturbo da 2,9 litri, che spinge sino ad una potenza massima di oltre 500 cavalli. Se dovessero montare il Nettuno, la spinta toccherebbe quota 630 cavalli, rendendo le nuove vetture ancor più prestazionali. Ricordiamo che si parla anche di versioni Quadrifoglio elettriche da 1.000 cavalli di potenza massima, il che significa è che l’intenzione dell’Alfa Romeo è quella di soddisfare le richieste di sportività dei clienti.
Anche l’Alfa Romeo Stelvio di nuova concezione potrebbe montare il V6 Nettuno di casa Maserati, dal momento che la piattaforma STLA Large su cui verrà costruita è progettata anche per supportare i motori V8 statunitensi, come quelli che vedremo sulla Dodge Charger. Vedremo se ci saranno conferme o smentite in tal senso, ma si tratterebbe di una prima, importante mossa per rafforzare la sinergia tra i marchi.