Horacio Pagani ha visto crescere il suo business di lusso e conosce come pochi il mercato. La confessione lascia intendere la crisi di un intero settore.
Chi lo ha detto che il futuro dell’automotive debba per forza essere elettrico? Forse qualche burocrate in giacca e cravatta che a Bruxelles gira in bicicletta. Chi si è sporcato le mani di olio, come Horacio Pagani, ha una visione d’insieme sulle tecnologie dell’industria delle quattro ruote che potrebbe mandare a scuola l’intera Commissione europea. Con grande pacatezza e classe che da sempre lo contraddistinguono, nel corso di una intervista, il fondatore del brand di supercar di lusso ha lasciato intendere che l’elettrico non ha nessun appeal sui clienti.

Chi investe cifre impressionanti per l’acquisto di una supercar vuole un handling da sogno. Il piacere di guida su un’auto da corsa è centrale e con pesanti batterie elettriche nessuno potrebbe divertirsi tra le curve. Al di là dell’ansia da autonomia, ma chi sano di mente spenderebbe per una vettura sportiva con un suono fake che esce dalle casse?
Pagani è consapevole che a determinate condizioni, anche se facesse un’opera d’arte futuristica alla spina, nessuno la preferirebbe al sorella termica. Per ora Pagani non si è nemmeno piegato all’idea di sostituire il caro vecchio V12 biturbo di origine Mercedes-AMG con una soluzione ibrida. In particolare, il modello Utopia equipaggia un 6.0 litri che sprigiona 864 CV e 1100 Nm di coppia secondo i dati della Casa modenese. Numeri che fanno impallidire anche i fan della Ferrari.
L’ammissione di Horacio Pagani sull’elettrico
Nel corso del podcast rilasciato al The Basement di Gianluca Gazzoli, Pagani ha spiegato che non c’è alcun interesse dei suoi clienti per una supercar 100% elettrica. Parole che sono state riprese, nel corso di una intervista rilasciata a CarBuzz, da parte di un portavoce di Pagani, Sebastian Berridi, che ha rivelato i piani passati per un bolide ad alte prestazioni full electric. Ma quando l’azienda ha presentato questa idea ai clienti, la domanda è stata assolutamente nulla.

“Quando abbiamo iniziato lo sviluppo dell’Utopia otto anni fa, abbiamo dedicato un team a un modello completamente elettrico a batteria – ha assicurato Berridi a CarBuzz – L’idea era di lanciare un’Utopia elettrica e una versione a combustione. Non abbiamo mai pensato a un ibrido perché lo ritenevamo molto complesso. La tecnologia non era al suo apice in quel periodo. Abbiamo presentato l’idea ai nostri concessionari e ai nostri clienti, ma nessuno ha mostrato interesse“.