Parcheggiare in questo modo la moto o lo scooter può portare a delle conseguenze pesantissime: la legge parla chiaro.
Tutti i conducenti di moto e scooter sanno bene quanto è importante mettersi alla guida in totale sicurezza. Rispettare tutte le regole del Codice della Strada è il primo passo per evitare incidenti che possono avere anche conseguenze molto gravi. Quello che però non sanno molti proprietari dei veicoli a due ruote è che si può andare incontro a sanzioni pesantissime anche se si parcheggia la moto o lo scooter in punti dove proprio non si può.

Non è raro vedere moto parcheggiate in divieto di sosta: in alcuni casi i mezzi invadono anche la carreggiata rivelandosi un potenziale pericolo per chi sopraggiunge. Ma cosa succede se una moto o uno scooter parcheggiati così male provocano un incidente stradale?
La sentenza n. 26491/2025 della Corte di Cassazione ha ribaltato la decisione di primo grado su una vicenda caratterizzata proprio da una situazione di questo tipo. Una ciclista è stata travolta da un autocarro che procedeva nello stesso senso di marcia: l’incidente è avvenuto perché la ciclista non aveva potuto fare altro che spostarsi sulla sinistra. Sulla destra, infatti, era presente uno scooter parcheggiato irregolarmente che andava a invadere per più di mezzo metro la carreggiata.
Divieto di sosta, si rischia grosso: la legge parla chiaro
La sentenza di primo grado aveva assolto il proprietario dello scooter perché i 30 centimetri di spazio ancora esistente tra bicicletta e autocarro erano inizialmente ritenuti sufficienti per evitare l’impatto. La Procura, non soddisfatta dell’esito giudiziario, ha fatto ricorso in Cassazione. La Corte ha ribadito un concetto fondamentale, ovvero che la colpa di chi ha commesso la trasgressione sul divieto di sosta deve corrispondere alla violazione della regola cautelare per cui è stato apposto lo stesso divieto.

Per farla breve, chi viola il divieto di sosta e causa gli ostacoli che la norma è chiamata a prevenire non può non risponderne in caso di conseguenze. La manovra che la ciclista è stata costretta a effettuare dipende quindi dallo scooter parcheggiato irregolarmente: il mezzo in divieto di sosta è il fattore scatenante che ha poi portato all’incidente.
Ovviamente anche il conducente dell’autocarro ha le sue responsabilità, dato che avrebbe dovuto guidare più prudentemente e rallentare o fermarsi in presenza di ostacoli sulla strada. Non sono rari i casi in cui la responsabilità stradale vada a riguardare più soggetti coinvolti nell’incidente.