La situazione del mercato dell’auto in Italia preoccupa, così come quella delle produzione. Il crollo prosegue, ed il gruppo Stellantis non sembra dare troppe garanzie ai lavoratori in questa difficile fase storica.
Peggio di così non può davvero andare per la produzione di auto in Italia, affidata in toto al gruppo Stellantis, l’unico gruppo che investe ancora nel nostro paese, ma in misura minore, anno dopo anno. Le sigle sindacali FIM-CISL hanno reso noti gli ultimi dati relativi alla produzione del primo semestre del 2025, con numeri catastrofici. A Mirafiori sono state prodotte appena 15.315 auto, in calo del 21,5% su base annua. Di queste, 15.175 sono state FIAT 500 elettriche, con appena 140 Maserati realizzate presso lo stabilimento piemontese.

A Modena, dove nascono vari modelli di Maserati, la situazione è desolante. La casa del Tridente ha prodotto la pochezza di 45 auto, in calo del 71,9% su base annua, con appena 11 giorni di effettiva produzione nel corso di sei lunghi mesi. Tutto finito? Nemmeno per idea, il crollo di Stellantis prosegue anche negli altri stabilimenti, a cominciare da quelli di Cassino e di Pomigliano d’Arco, in cui la crisi è senza controllo ed i lavoratori non hanno alcuna certezza in merito al loro futuro.
Stellantis, incubo per gli stabilimenti del nostro paese
Proseguendo nello studio dei dati, si scopre che a Cassino il calo è stato del 34%, con il 49% della produzione attuale occupata dall’Alfa Romeo Stelvio. Al 26% c’è la Giulia, ed anche qui la Maserati fa gran fatica, con solo il 25% per la Grecale. Sono state prodotte un totale di 10.500 unità sino ad oggi, ma c’è il serio pericolo che il tutto peggiori, visti i ritardi nell’arrivo delle nuove generazioni di Giulia e Stelvio. Per Stellantis c’è da maneggiare una patata bollente.

Male, molto male, anche Pomigliano d’Arco, dove il calo è stato del 24%, nonostante il fatto che qui venga prodotta la FIAT Panda, l’auto più venduta in Italia da 13 anni a questa parte. Scendono anche i numeri di Melfi, e qui siamo nuovamente di fronte ad un tracollo, pari al -59,4%, per un totale di appena 19.070 unità prodotte. Qui è in corso la produzione, ripresa temporaneamente, della FIAT 500X, in una versione speciale dedicata al mercato algerino, che però durerà solo fino a settembre. Comincia anche la produzione della nuova Jeep Compass, ma nell’impianto di Stellantis della Basilicata i numeri sono comunque negativi per il momento.