Non si potrà più passare, ma ancora una volta slitta la data. Ecco il calendario definitivo della nuova ZTL.
La prima zona a traffico limitato italiana venne istituita a Bolzano nel 1996 per regolare gli accessi con l’auto in centro città. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia e il numero è cresciuto in maniera sostanziale. La quasi globalità dei centri urbani ha attivato questo provvedimento, in modo da rendere la vita dei pedoni e dei normali cittadini un po’ più tranquilla e con meno ansie.

Eppure, malgrado i benefici che porta, non ha mai smesso di far discutere. La maggior parte delle volte a protestare sono stati i titolari dei negozi che, privati della possibilità di garantire transito e parcheggio presso i loro esercizi, hanno visto un calo drastico della clientela. Anche per questo motivo una delle ZTL più chiacchierate dell’ultimo periodo ha subito l’ennesimo slittamento di data d’avvio.
Il Quadrilatero della Moda di Milano ferma la ZTL, per il vero inizio bisognerà attendere ancora
Non appena il sindaco Giuseppe Sala l’aveva proposta in tanti avevano espresso dubbi soprattutto perché nell’area più esclusiva di Milano, quella che abbraccia via della Spiga e via Montenapoleone a “sfilare” non sono tanto le utilitarie dei poveri lavoratori, quanto le supercar dei milionari pronti a pagare migliaia di euro per una semplice borsetta.
Negare il lusso a chi se lo può permettere è sembrato un sacrilegio e così almeno fino a settembre gli habitué del Quadrilatero della Moda potranno continuare a passare e a fermarsi con i loro macchinoni. Va però fatta una precisazione. A partire dal prossimo 13 luglio le telecamere verranno effettivamente accese, ma per le prime sanzioni bisognerà attendere l’autunno.
Come comunicato da Arianna Censi, assessore alla mobilità del Comune di Milano, il capoluogo lombardo ha preferito procedere con passo felpato, anteponendo un test alla messa in opera, così da poter effettuare eventuali necessarie modifiche in caso di bisogno, in un’ottica volta a soddisfare sia i commercianti, sia i privati che desiderano passeggiare senza correre il pericolo di essere investiti.

Dunque, in questa prima fase si effettuerà perlopiù una raccolta dati per definire il quantitativo dei veicoli in transito e la tipologia, mentre per carico e scarico non dovrebbero esserci problemi, se non un adeguamento su fasce orarie come in altre zone centrali.